Conosci Federica

Ciao, sono Federica.
E prima di dirti chi sono oggi, voglio raccontarti chi sono stata ieri.

Sono nata con una piccola difficoltà, una lussazione dell’anca, e per i primi otto mesi della mia vita sono rimasta dentro delle bretelline.
È buffo pensarlo ora, ma è proprio da lì che è partito tutto:
da una fragilità.

In casa mia, lo sport c’era eccome.
Mio papà era un giocatore professionista di hockey sul ghiaccio, uno sport duro, fatto di scatti, cadute, velocità, collisioni e forza mentale.
Da lui ho preso la disciplina, la determinazione, quella spinta a non mollare mai.

Mia mamma, invece, era l’esatto opposto dello sport.
Eppure… è una delle figure più forti che io conosca.
Nella sua vita è caduta tante volte, e ogni volta si è rialzata.
Da lei ho imparato una cosa preziosissima:
non importa quante volte cadi, importa quante volte scegli di rialzarti.
E credo che sia stato questo – ancora prima dello sport – a costruire il mio carattere.

I medici dissero ai miei genitori che avrei avuto bisogno dello sport per sistemare completamente l’anca.
E così, senza saperlo, lo sport è diventato la mia vita.

A tre anni ero già sul ghiaccio.
A sei anni vincevo gare.
A dodici ero Campionessa Italiana.
A tredici vivevo lontano da casa, in un collegio di suore, mentre tutte le mie coetanee giocavano, uscivano, ridevano.
Io studiavo la mattina, mi allenavo sei ore al giorno il pomeriggio, gareggiavo nel weekend, e a Natale… si pattinava perché i primi di gennaio c’erano i Campionati Italiani!

Ho fatto parte della Nazionale Italiana, delle Coppe del Mondo, ad essere riserva pre-olimpica.
Ho vissuto la bellezza e la durezza dello sport ad alto livello:
la fatica, le aspettative, il corpo che deve essere “giusto”, anche quando è già perfetto così.

Le mie gambe sono sempre state un capitolo delicato della mia vita.
Da atleta mi dicevano che dovevo dimagrire, e io ci ho creduto così tanto da ridurmi, a volte, a mangiare una sola mela.
Eppure le mie gambe non cambiavano: perché non erano fatte di grasso, ma di forza.
Solo che allora non lo sapevo.

Quando ho smesso di pattinare, ho cominciato ad allenare.
Per quindici anni ho visto bambine crescere, diventare atlete, vincere, cadere, rialzarsi.
Ho dedicato la mia vita ad allenare agoniste e agonisti dai primi passi fino alla Nazionale, portandoli a gare internazionali, Coppe del Mondo e competizioni estere.
Nel mio settore ho conseguito tutte le qualifiche più alte per insegnare in Italia e in Svizzera, gestendo una società sportiva e formando generazioni di atlete.

E intanto io correvo, correvo sempre… come se volessi scappare da quel pezzo di me che non accettavo.
Ma quella corsa mi ha portata solo gonfiore, ritenzione, frustrazione.
Non era allenamento: era punizione.

Poi mi sono fatta male.
E come spesso accade, il dolore ha aperto una porta nuova.

Ho scoperto un modo diverso di muovermi.
Ho scoperto il metabolico, l’allenamento intelligente, quello che rispetta la tua struttura, la tua storia, il tuo tempo.
E finalmente… il mio corpo ha risposto.
Le mie gambe hanno risposto.
Io ho risposto.

Era la prima volta in vita mia che sentivo di essere dalla stessa parte del mio corpo.
Non contro di lui.

Nel frattempo c’era Dolcisenzaburro, il mio blog.
Nato perché da atleta mi “toglievano tutto”, e io volevo creare dolci che potessero mangiare tutti.
Durante il COVID è diventato un punto di incontro.
Milano, io, Dalì, una cucina piccola e tanta voglia di condividere.

E lì ho capito cosa volevo fare davvero:
portare il movimento, la salute e l’equilibrio nella vita delle persone normali.
Non delle atlete.
Non delle perfezioniste.
Delle persone vere.

Così nel 2020 ho lasciato il mio posto fisso, le mie certezze, la pista, il vecchio meccanismo.
E ho creato la Fede Fitness Library.
Un luogo in cui insegnare che si può stare in forma senza punirsi.
Che si può cambiare corpo senza torture.
Che si può vivere bene senza rinunce estreme.
Che 30 minuti possono cambiare tutto.

Nel frattempo, mi sono formata completamente come personal trainer certificata, ottenendo tutte le qualifiche necessarie:
✔ allenamento funzionale
✔ allenamento metabolico
✔ allenamento in gravidanza
✔ mobilità e postura
✔ ricomposizione corporea femminile

Tutto ciò che insegno oggi è il frutto di una vita nello sport:
prima atleta, poi allenatrice professionista, poi personal trainer.
Un percorso unico, che vive dentro ogni singolo allenamento della FFL.

Non è stato facile.
Ma è stato giusto.
Perché tutto quello che ho vissuto, nel bene e nel male, mi ha portata esattamente qui:
a insegnare un metodo che è prima di tutto un abbraccio.

Poi la vita ha fatto un regalo inaspettato:
ho rincontrato il mio fidanzatino di quando avevo 16 anni.
Oggi è mio marito.
Abbiamo costruito insieme la FFL.
Abbiamo cambiato tutto insieme.

Ho lasciato Milano dopo 15 anni, mi sono trasferita in Sardegna, poi in Sicilia, la terra di mia mamma.
Oggi vivo vicino al mare, come ho sempre sognato.
E ogni mattina mi ricordo che la vita ascolta ciò in cui crediamo davvero.

Io credo nell’energia.
Nella visualizzazione.
Nella legge dell’attrazione.
Credo che se scegli il bene, il bene ti trova.

E oggi, io ce l’ho.
La mia famiglia.
Il mio mare.
Il mio lavoro.
La mia missione.

Mi manca solo una cosa:
arrivare a te.

Perché so cosa si prova a cercarsi e non trovarsi.
So cosa si prova ad allenarsi senza sapere davvero come.
So cosa si prova a guardarsi allo specchio e sentire che si può stare meglio.
Non perfette.
Meglio.

E allora, se stai leggendo queste righe, ti dico una cosa con il cuore in mano:

Io sono qui per accompagnarti.
E non vedo l’ora di farlo.